Cos’è la diagnosi precoce?

Il beneficio della diagnosi precoce è la riduzione della mortalità per carcinoma mammario. Grazie all’anticipazione diagnostica mediante mammografia è possibile identificare lesioni tumorali asintomatiche in fase iniziale, prima della loro manifestazione clinica.

Cos’è la diagnosi precoce?

Il beneficio della diagnosi precoce è la riduzione della mortalità per carcinoma mammario. Grazie all’anticipazione diagnostica mediante mammografia è possibile identificare lesioni tumorali asintomatiche in fase iniziale, prima della loro manifestazione clinica

Decalogo sulla diagnosi precoce

  1. Sono stati fatti molti progressi nella diagnosi precoce e nel trattamento del cancro della mammella. Il miglior modo di trarre vantaggio da questi progressi è di sottoporsi periodicamente a controlli senologici e fare attenzione ad ogni insolita modificazione delle proprie mammelle.
  2. Le mammelle sono soggette a modificazioni del tessuto e sono possibili, a qualsiasi età manifestazioni di varia natura. Un controllo medico può risolvere timori e dubbi.
  3. La conoscenza delle proprie mammelle, che si presentano spesso nodose e con aree di diversa consistenza e la pratica regolare dell’autoesame possono aiutare il medico ad effettuare diagnosi precise.
  4. L’autoesame non è sufficiente ai fini della diagnosi precoce ma la sua pratica permette alle donne di evitare paure inutili quando si riscontrano dolori.
  5. Le diversità che la donna può rilevare nelle mammelle sono, nella grande maggioranza dei casi, senza conseguenze di rilievo e devono essere riferite al medico per una soluzione adeguata del problema.
  6. A partire dai 35 anni e per tutti gli anni successivi aumentano le possibilità dell’insorgere di tumori della mammella.
  7. La diagnosi precoce del carcinoma della mammella si ottiene sottoponendosi periodicamente e non saltuariamente, a controllo clinico-mammografico, ed eventualmente ecografico anche in assenza di sintomi.
  8. La mammografia 2D e 3D sono le uniche tecniche che permettono la diagnosi del maggior numero di tumori prima che diventino palpabili. La qualità della mammografia  e la preparazione del personale medico è spesso determinante. Se la mammografia è eseguita in modo corretto e con apparecchiature non obsolete non esiste alcun rischio cancerogenetico. La sostituzione della mammografia con altre tecniche (autoesame, esame clinico, ecografia, …) comporta la non diagnosi di oltre il 50% dei carcinomi di piccole dimensioni.
  9. L’esame clinico e la mammografia 3D nei casi di mammelle opache devono essere integrati con l’ecografia.
  10. Il massimo di accuratezza diagnostica ed il minimo di errori si ottengono se l’esame clinico e tutti gli accertamenti strumentali (mammografia, ecografia ed ago-biopsia) vengono eseguiti nei centri di senologia.