Il beneficio della diagnosi precoce è la riduzione della mortalità per carcinoma mammario. Grazie all’anticipazione diagnostica mediante mammografia è possibile identificare lesioni tumorali asintomatiche in fase iniziale, prima della loro manifestazione clinica
Decalogo sulla diagnosi precoce
- Sono stati fatti molti progressi nella diagnosi precoce e nel trattamento del cancro della mammella. Il miglior modo di trarre vantaggio da questi progressi è di sottoporsi periodicamente a controlli senologici e fare attenzione ad ogni insolita modificazione delle proprie mammelle.
- Le mammelle sono soggette a modificazioni del tessuto e sono possibili, a qualsiasi età manifestazioni di varia natura. Un controllo medico può risolvere timori e dubbi.
- La conoscenza delle proprie mammelle, che si presentano spesso nodose e con aree di diversa consistenza e la pratica regolare dell’autoesame possono aiutare il medico ad effettuare diagnosi precise.
- L’autoesame non è sufficiente ai fini della diagnosi precoce ma la sua pratica permette alle donne di evitare paure inutili quando si riscontrano dolori.
- Le diversità che la donna può rilevare nelle mammelle sono, nella grande maggioranza dei casi, senza conseguenze di rilievo e devono essere riferite al medico per una soluzione adeguata del problema.
- A partire dai 35 anni e per tutti gli anni successivi aumentano le possibilità dell’insorgere di tumori della mammella.
- La diagnosi precoce del carcinoma della mammella si ottiene sottoponendosi periodicamente e non saltuariamente, a controllo clinico-mammografico, ed eventualmente ecografico anche in assenza di sintomi.
- La mammografia 2D e 3D sono le uniche tecniche che permettono la diagnosi del maggior numero di tumori prima che diventino palpabili. La qualità della mammografia e la preparazione del personale medico è spesso determinante. Se la mammografia è eseguita in modo corretto e con apparecchiature non obsolete non esiste alcun rischio cancerogenetico. La sostituzione della mammografia con altre tecniche (autoesame, esame clinico, ecografia, …) comporta la non diagnosi di oltre il 50% dei carcinomi di piccole dimensioni.
- L’esame clinico e la mammografia 3D nei casi di mammelle opache devono essere integrati con l’ecografia.
- Il massimo di accuratezza diagnostica ed il minimo di errori si ottengono se l’esame clinico e tutti gli accertamenti strumentali (mammografia, ecografia ed ago-biopsia) vengono eseguiti nei centri di senologia.