Il tumore della mammella

mappadonne
La malattia presenta un’ampia variabilità geografica, con tassi più alti, fino a 10 volte, nei Paesi occidentali L‘incidenza del tumore al seno, cioè il numero di donne colpite ogni anno, è molto elevata, la più alta di tutti i tipi di tumore: nelle donne circa un tumore maligno su tre – il 29%, per l’esattezza – riguarda il seno (seguono i tumori al colon retto, 14%, e al polmone, 6%).

Questa percentuale continua ad aumentare ovunque (sebbene possa variare molto a seconda dall’area geografica considerata). In base agli ultimi dati  (Aiom-Airtum, “I numeri del cancro in Italia“), si stima che nell’anno 2014, in Italia, si siano ammalate di tumore della mammella circa 48 mila donne (erano 40.000 nel 2000) e 1100 uomini.
L’incidenza può essere espressa come rischio cumulativo: una misura che esprime il numero di persone che è necessario seguire nell’intero corso della loro vita perché una di queste abbia una diagnosi di tumore, nel caso del tumore della mammella una donna su 8. Si tratta di un’incidenza tra le più alte in Europa.
Le più colpite sono le donne sopra i 64 anni: circa il 40% dei casi di tumore al seno riguarda queste pazienti. Alla fascia di età 50-64 anni si riferisce oltre il 30% dei casi, mentre il 20-30% dei casi riguarda donne under 50. Di cui circa il 5–7%, riguarda le under 40.

La prevalenza
Ad oggi si stima che le donne che hanno avuto una diagnosi di cancro al seno in Italia siano oltre 522 mila.

La sopravvivenza
La sopravvivenza media, è alta: a cinque anni dalla diagnosi è dell’85%. Nonostante questo, il cancro al seno è ancora la prima causa di morte per tumore nella popolazione femminile italiana (e mondiale): i decessi stimati per il 2013 sono 12.500 mila. Dalla fine degli anni Ottanta si osserva una moderata, ma continua tendenza alla diminuzione della mortalità per carcinoma mammario (-1,6%/anno), attribuibile ad una più alta anticipazione diagnostica e ai progressi terapeutici.